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Storia - Anna Galassini

Storia

In breve, la storia della mia arte

Mi chiamo Anna Galassini, sono nata a Bologna nel 1971 ed ho iniziato ad intuire la mia vocazione artistica durante la mia adolescenza. Dopo essermi diplomata al Liceo Linguistico di Bolzano, ancora incerta sul mio futuro, mi sono iscritta alla Facoltà di Architettura presso l’Università di Venezia. Nel 1993 ho frequentato la storica Scuola Libera del Nudo, causa la mia decisione di dedicarmi esclusivamente allo studio dell’arte, del disegno e della pittura e conseguentemente sempre nella stessa città ho ottenuto l’ammissione all’Accademia di Belle Arti dove mi sono diplomata nel 1997 con una tesi dal titolo “Dalla materia alla luce”.

Ho continuato a viaggiare molto in Europa, trascorrendo lunghi periodi in città culturalmente importanti come Vienna, Lisbona, Barcellona, Lione e Praga, al fine di trovare il giusto modo di prolungare il mio percorso ormai intrapreso nell’arte fino alla presa di coscienza che non mi bastava restare una semplice esperta in questo campo, ma che volevo invece diventarne una vera esponente più attiva che mai. Nel 1999 mi sono allora trasferita in provincia di Treviso, scegliendola come mia base operativa per via dell’imprescindibile necessità di avere sempre a disposizione lo studio in cui creare non appena l’ispirazione mi concede la grazia di arrivare. Così, subito dopo, la mia produzione artistica ha cominciato a raccogliere consensi non solo nella provincia italiana, ma in città internazionali, come ad esempio Londra, Parigi e Barcellona. Nel 2002 fu la mia prima volta degli Stati Uniti d’America, dove mi recai per tre mesi per un progetto itinerante che, grazie ad un’importante borsa di studio, fu sostenuto dalla Provincia Autonoma di Bolzano.

La mia opera è nata sottoforma di una mia personalissima figurazione pittorica, ma resta in continua mutazione e costante evoluzione pure attraverso l’utilizzo di altri mezzi creativi come scultura, fotografia, collage, installazioni e performances, raggiungendo anche l’astratto più gestuale ed informale e lambendo il concettualismo fino al minimale perché ho gradualmente dedicato la mia vita alla ricerca di un modus operandi artistico inedito che considero il solo in grado di manifestare onestamente la realtà odierna.

Probabilmente proprio grazie alla mia attitudine alla sperimentazione espressiva totale senza riserve sono stata ricercata nel primo decennio del 2000 pure in ambito artistico nazionale, il che mi vide protagonista a Roma alla Galleria Delloro con una mia personale e al Museo di Arte Contemporanea di Senigallia al Palazzo del Duca con la mostra collettiva “Struttura-Pittura”, il cui catalogo è stato inviato ai più importanti musei di tutto il mondo. Proseguono vari eventi, tra collaborazioni ed esposizioni personali e collettive: Milano, Riva del Garda, Verbania, Sydney, solo per citare le più importanti e, nel 2014, in seguito alla partecipazione al concorso internazionale “Cosmic Connections”, il mio lavoro è stato portato all’attenzione dei visitatori Art Basel Miami Beach all’interno dell’evento collaterale “Concept” nel cuore dell’Art District di Miami.

Nel 2015 su richiesta della sede provinciale della Lilt (Lega Italiana Lotta ai Tumori) collaboro al progetto “Uno slancio per la Vita” nell’annuale campagna nazionale “Ottobre in rosa” e ripeto l’esperienza di “fare” arte e contemporaneamente beneficenza nei Natali del 2017 e del 2019, rispettivamente con “Presepe Benedetto”, una scultura in polistirolo da me dipinta ad acrilico in cooperazione coi bambini e le maestre dell’asilo di Camalò ed una tela, connubio tra la mia pittura materica ed i versi di un poeta contemporaneo, che è stata donata all’Associazione Italiana Assistenza Spastici di Bolzano in omaggio al lavoro dei volontari.

Tali opportunità di creare ed esporre la mia opera in qualità di dono gratuito non solo generico, ma espressamente per individui precisi, vivi e reali, hanno contribuito ad indurmi per anni all’isolamento quasi eremitico da qualsiasi pubblico affinché io riflettessi bene sulla principale motivazione e sullo scopo ultimo della mia arte. La mia più recente esposizione (vedi pagina “novità”) in gioiosa compagnia dei frati mi ha finalmente reso perfettamente consapevole della missione della mia pittura, che è restituire l’immagine della Bellezza a più persone possibile: a te, in primis.